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Nuove modalità di partecipazione ai bandi di finanziamento di progetti archivistici della Direzione generale Archivi

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Si comunicano le nuove modalità di partecipazione ai bandi di finanziamento per i progetti di ricerca scientifica e per quelli riguardanti movimenti politici e organismi di rappresentanza dei lavoratori in materia archivistica introdotte con i Decreti del Direttore generale Archivi n.34 e n.35 del 3 febbraio 2025. L'obiettivo è semplificare le procedure di richiesta dei contributi, ridurre i tempi per la liquidazione e garantire la massima trasparenza nei criteri di selezione dei beneficiari.

Procedure semplificate e informatizzate 

Dal 2025, le domande per i progetti di ricerca scientifica e per quelle riguardanti movimenti politici saranno presentate esclusivamente on line. Non più con PEC o raccomandata, ma solo attraverso l’apposito sito https://bandidga.cultura.gov.it/
Il portale sarà aperto dal 1° marzo. Basterà avere lo SPID o la Carta d’identità elettronica per compilare ed inviare le domanda.  

Ampliamento della platea dei destinatari dei contributi  

Potranno partecipare, ed entrambi i bandi, enti pubblici, fondazioni e associazioni riconosciute, a patto che siano proprietari, possessori o detentori degli archivi su cui intendono operare.  È stata quindi superata la distinzione tra le categorie di destinatari precedentemente ammesse per i due bandi, quella relativa ai progetti di ricerca scientifica e quella riguardante movimenti politici e organismi di rappresentanza dei lavoratori. 

Semplificate le modalità di concessione dei contributi  

Non sarà più necessario, dopo la concessione dei contributi, stipulare anche convenzioni tra Amministrazione e concessionari: dal 2025, anche per i progetti di ricerca scientifica in materia archivistica e non solo per il finanziamento di ricerche archivistiche relative a movimenti politici e sindacali il contributo sarà erogato a consuntivo, dopo la relazione di fine lavori della Soprintendenza archivistica competente, e senza alcuna necessità di stipulare atti aggiuntivi. Vi sarà piena uniformità tra i due procedimenti, così semplificando la partecipazione da parte di enti pubblici, associazioni e fondazioni.  

Date uniformi per favorire una maggiore programmazione  

Anche i termini tra i due procedimenti saranno omologati. Se per il 2025 le domande potranno essere presentate dal 1° al 15 marzo, a decorrere dal 2026 le istanze potranno essere presentate dal 2 al 31 gennaio.  

Anticipo del contributo al 50%  

Per la prima volta, sarà possibile chiedere un anticipo del 50% del contributo concesso sia per il finanziamento per i progetti di ricerca scientifica e per quelli riguardanti movimenti politici e organismi di rappresentanza dei lavoratori in materia archivistica. E non sarà richiesta alcuna fideiussione, contrariamente al passato. Questa importante novità consentirà di ottenere la liquidità necessaria almeno per avviare i progetti, senza dover anticipare l’intero e (magari) ingente importo.  

Criteri e punteggi per la selezione delle domande 

Rinnovati e uniformati anche i criteri di selezione dei due procedimenti.  Le Commissioni di valutazione dei progetti attribuiscono un punteggio che premia caratteristiche come la facilità di accesso e consultazione degli archivi, l'innovazione dei progetti e l'interoperabilità con i sistemi del Ministero della Cultura, oltre a considerare un punteggio premiale per il completamento di progetti in corso e in caso di rischio di perdita o deterioramento del patrimonio archivistico oggetto di intervento. L'elenco dei progetti ammessi verrà pubblicato sui siti del Ministero della Cultura e della Direzione generale Archivi, con valore di notifica.  

 “Le modifiche introdotte riguardano sia l’informatizzazione che gli aspetti essenziali del procedimento che risulta notevolmente semplificato e ispirato ad una logica collaborativa nei confronti dei destinatari dei contributi in materia archivistica”, dichiara il Direttore generale Archivi, Antonio Tarasco. “L’informatizzazione dell’intera procedura permetterà una immediata valutazione da parte dell’Amministrazione archivistica senza dispendiosi passaggi interni. Anche questo contribuirà a ridurre i tempi di concessione e, quindi, i tempi di avvio e conclusione dei progetti archivistici. Tutte le modifiche mirano a rendere il procedimento più chiaro, semplice, trasparente, garantendo nel contempo rigore e qualità dei progetti finanziati”, conclude il Direttore generale.  

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New ways to participate in the General Directorate of Archives' funding calls for archival projects

Notice is hereby given of the new procedures for participation in funding calls for scientific research projects and those concerning political movements and labor representative bodies in archival matters introduced by Director General of Archives Decrees No. 34 and No. 35 of February 3, 2025. The aim is to simplify the application procedures for grants, reduce the time for liquidation, and ensure maximum transparency in the criteria for selecting beneficiaries. 

Simplified and computerized procedures 

As of 2025, applications for scientific research projects and those involving political movements will be submitted exclusively online. No longer by PEC or registered mail, but only through the dedicated website https://bandidga.cultura.gov.it/.
The portal will be open from March 1. It will be enough to have SPID or an electronic identity card to fill out and submit applications.  

Expanding the pool of grant recipients  

Public bodies, foundations and recognized associations will be able to participate, and both calls, provided they own, possess or hold the archives they intend to work on.  Thus, the distinction between the categories of recipients previously allowed for the two calls, those relating to scientific research projects and those concerning political movements and labor representative bodies, has been overcome. 

Simplified procedures for granting grants  

It will no longer be necessary, after the granting of contributions, to also enter into agreements between the Administration and the concessionaires: as of 2025, even for scientific research projects in archival matters, and not only for the financing of archival research related to political and labor movements, the contribution will be disbursed on a final basis, after the completion report of the competent Archival Superintendence, and without any need to enter into additional acts. There will be full uniformity between the two procedures, thus simplifying participation by public bodies, associations and foundations.  

Uniform dates to encourage more planning  

The deadlines between the two procedures will also be homogenized. While for 2025 applications can be submitted from March 1 to 15, beginning in 2026 applications can be submitted from January 2 to 31. 

50% grant advance  

For the first time, it will be possible to request an advance of 50 percent of the grant awarded for both funding for scientific research projects and for those involving political movements and labor representative bodies in archival matters. And no surety bond will be required, contrary to the past. This important innovation will make it possible to obtain the liquidity needed at least to start the projects, without having to advance the entire and (perhaps) large amount.  

Criteria and scores for application selection 

Also renewed and unified are the selection criteria for the two processes.  Project evaluation committees will award scores that reward characteristics such as ease of access and consultation of archives, innovation of projects and interoperability with Ministry of Culture systems, in addition to considering a bonus score for the completion of ongoing projects and in case of risk of loss or deterioration of the archival heritage being addressed. The list of eligible projects will be published on the websites of the Ministry of Culture and the General Directorate of Archives, with notification value.

“The changes introduced concern both computerization and the essential aspects of the procedure, which is significantly simplified and inspired by a collaborative logic towards the recipients of archival grants,” says Director General of Archives, Antonio Tarasco. “The computerization of the entire procedure will allow immediate evaluation by the Archives Administration without time-consuming internal steps. This, too, will help reduce the concession time and, therefore, the time it takes to start and finish archival projects. All the changes aim to make the process clearer, simpler, and more transparent, while ensuring rigor and quality of funded projects,” the Director General concludes.