I paesaggi archeologici della Libia, che coincidono con i luoghi dove ancora oggi sono attive le missioni operanti in seno al Dipartimento di Antichità della Libia (DoA), rappresentano un patrimonio che negli anni dell’occupazione italiana della Libia (1911-1943) si è prestato a lungo a narrazioni retoriche con finalità apertamente propagandistiche.
A partire dagli anni Cinquanta il confronto con questa eredità si è espresso in un dialogo sempre più costruttivo tra il DoA e le missioni archeologiche italiane: il processo di rinnovamento è stato segnato da ricerche che esulano totalmente dalla tradizione coloniale e che sono ancora oggi sostanziate dal proficuo scambio con altre missioni straniere presenti in Libia. La ricerca archeologica, senza dimenticare il passato – le fonti documentarie sono lì a ricordarlo – si presenta oggi totalmente rinnovata negli obiettivi, nelle metodologie e nell’assunzione di nuove responsabilità sotto il segno di una nuova cooperazione.
La mostra Italia-Libia: i luoghi dell’archeologia, dagli archivi all’impegno sul campo, organizzata dall’Archivio centrale dello Stato, l’ISMEO e la Fondazione MEDA (9-30 giugno 2022), si propone il duplice scopo di raccontare settant’anni di missioni archeologiche italiane in Cirenaica, Tripolitania, Fezzan a partire dagli anni Cinquanta del secolo scorso e di mettere in evidenza il ruolo delle fonti archivistiche per ricostruire la storia della ricerca archeologica italiana in Libia. Ne sono un esempio i fondi archivistici dell’Archivio centrale dello Stato e le fotografie della “Biblioteca IsIAO” (Biblioteca Nazionale Centrale di Roma), che aprono il percorso espositivo.
La mostra è patrocinata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
In occasione dell’inaugurazione della mostra, il 9 giugno 2022, interverranno i promotori dell’evento, rappresentanti DoA e dell’Istituto centrale del restauro e sarà presentato il catalogo della mostra Libia- Italia: un’archeologia condivisa (Tripoli, 22 settembre-22 dicembre 2021).
La mostra resterà aperta al pubblico dal 9 al 30 giugno
dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 18