PEC: dg-a[at]pec.cultura.gov.it   e-mail: dg-a[at]cultura.gov.it   tel: (+39) 06 6723 6936

Direzione generale Archivi

Siena | Presentazione| Due volumi sulla Dogana dei Paschi di Siena in Maremma

A Siena, venerdì 25 febbraio, alle ore 17, nell’Aula Magna Storica del Rettorato dell’Università di Siena (Banchi di Sotto, 55) si terrà la presentazione dei due volumi di Davide Cristoferi sulla Dogana dei Paschi di Siena in Maremma fra tardo medioevo ed età medicea:

La Dogana dei Paschi di Siena è stata una delle istituzioni politiche ed economiche più rilevanti per la storia della Toscana e della Maremma fra Medioevo ed età moderna, incaricata del governo e della tassazione del bestiame transumante proveniente dagli Appennini attraverso il monopolio dei pascoli tra le attuali province di Grosseto e Siena. Istituita dal comune di Siena a partire dal 1353, è stata abolita nel 1778 dal Granduca di Toscana Pietro Leopoldo di Asburgo Lorena. In questi quattro secoli di storia la Dogana è stata oggetto di una intensa attività normativa, culminata con le redazioni statutarie del 1419 e del 1572, ora ricostruita ed analizzata nei due volumi pubblicati da Davide Cristoferi, frutto delle ricerche svolte nell’ambito del Dottorato in Studi Storici dell’Ateneo senese e con il contributo del Dipartimento di Scienze Storiche e dei Beni Culturali dell’Università di Siena.
Il fondo Dogana dei Paschi di Siena (1419 – sec. XVIII), composto da 665 unità (regg. 546, bb. 119), è conservato nell’Archivio di Stato di Siena.

intervengono
Paolo Nanni Università di Firenze
Luciano Palermo Università della Tuscia
Alessandro Dani Università di Roma – Tor Vergata
coordina
Gabriella Piccinni Università di Siena
Sarà presente l’autore, Davide Cristoferi Università di Gent

L’incontro, promosso dal Dipartimento di Scienze Storiche e dei Beni Culturali dell’Università di Siena e dall’Archivio di Stato di Siena, si terrà in presenza, nel rispetto delle normative vigenti, e online sulla pagina Facebook del Dipartimento.
L’ingresso è consentito con mascherina Ffpp2 e green pass.

La locandina