Si apre infatti con il Codice di Santa Marta, custodito dall’Archivio di Stato di Napoli, il viaggio nella storia e nel patrimonio italiano che da oggi, ogni lunedì, popolerà i canali del Ministero di capolavori e di luoghi straordinari.
Le bellissime scene miniate del Codice di Santa Marta appartengono a una raccolta di stemmi di re, regine e di un folto numero di nobili, iscritti tra il 1400 e il 1600 a una prestigiosa confraternita, il Collegium Disciplinatorum Sanctae Marthae.
Il Codice si apre con un’immagine di grandissimo pregio: Santa Marta, vestita d’azzurro, con un mantello rosso e il capo coperto da un velo; dietro di lei è rappresentato il mostro sconfitto dalla Santa, la Tarasca, che con un cappio al collo, stringe nelle fauci un gentiluomo riccamente vestito di rosso.
Scampato a incendi e saccheggi, il Codice è stato restaurato con cura nel 2001, pronto a svelare i suoi segreti.
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