Nell’ultimo anno del progetto triennale, 2022-2024, si interviene su un lotto di documentazione comprendente n. 16 unità archivistiche: 1 proveniente dalla Sezione di Archivi di Stato di Assisi, 1 dall’archivio Capitolare di San Rufino, Assisi, 1 dall’archivio storico comunale di Poggiodomo, 1 dal Deposito dei beni culturali di Santo Chiodo di Spoleto, 3 dall’archivio storico diocesano di Spoleto, 3 dalla Sezione di Archivio di Stato di Spoleto, 5 dall’archivio storico comunale di Todi, 1 dall’archivio storico comunale di Trevi.
La ditta affidataria provvederà al recupero e il risanamento di tutti i suddetti statuti provvedendo ad effettuare operazioni preliminari relative a:
- documentazione fotografica in formato digitale prima, durante e dopo l'intervento;
- spolveratura manuale del blocco delle carte;
- schema di fascicolazione/ controllo cartulazione e numerazione/fascicolazione;
- rimozione totale o parziale di eventuali frammenti di cucitura ancora presenti;
- pulitura superficiale a secco: con gomme idonee degli angoli maggiormente sporchi ove necessario.
Le operazioni di restauro del supporto pergamenaceo prevederanno:
- umidificazione indiretta, pulitura superficiale delle carte ove necessario e distensione con perimetro di calamite;
- risarcimento lacune e sutura tagli e strappi;
- rinforzo di margini/angoli ove necessario;
- rammendo o rinforzo alla piega ed eventuale ricostruzione delle solidali;
- ricostituzione del corpo delle carte e spianamento finale.
Il restauro del supporto cartaceo verrà effettuato con carta giapponese di adeguato spessore e colore, con velature, rinforzo dei margini deboli e degli angoli e consolidamento delle pieghe dei bifogli ove necessario. Velature localizzate o totali delle carte particolarmente fragili. Ricostruzione delle solidali e ampie lacune. Relativamente alla legatura saranno effettuate:
- valutazione della necessità di consolidamento della cucitura originale;
- realizzazioni di nuove cuciture come originale e conservazione in contenitore su misura;
- realizzazione di nuovi capitelli come originale;
- pulitura superficiale della pelle della coperta con soluzione idroalcolica;
- rimessa in forma dei quadranti mediante umidificazione indiretta e leggero peso;
- messa in forma del dorso e consolidamento dell’indorsatura originale qualora necessario;
- reintegrazione delle lacune e sutura degli strappi con pelle a concia vegetale di nuova manifattura opportunamente tonalizzata;
- adesione finale delle controguardie.
In definitiva la motivazione dell’intervento è quella di consentire la messa in sicurezza di questo prezioso patrimonio. Trattasi di una serie documentaria di fondamentale importanza per la comprensione della storia delle istituzioni comunali, e non solo. Negli statuti troviamo una descrizione approfondita della vita sociale, economica e religiosa dei comuni e delle comunità che regolavano, da essi si può ricavare un quadro completo della società nel corso dei secoli.
Gli obiettivi e i risultati attesi sono quelli di garantirne una corretta conservazione, dare maggiore opportunità di fruibilità e valorizzazione e andare a completare il lavoro di digitalizzazione già effettuato.
Con il restauro degli statuti più danneggiati questi importanti beni culturali verranno posti in totale sicurezza.