La mostra propone una selezione di documenti dedicati alla nascita del ‘Concerto’ e alle origini della Banda ‘Città del Palio’ curata da Pamela Romano. La comunicazione social è curata da Agnese Migliorini ed Elena Baldassarri (tirocinio curriculare UNIBO); la grafica da Antonio Curtotti e Saverio Forzi (stage CESCOT).
Possiamo riscontrare le prime possibili tracce della vita musicale senese tra XIII e XIV secolo in attestazioni di pagamenti, documenti ufficiali, e, naturalmente, nei pagamenti delle Biccherne. Sappiamo che il Comune di Siena si servì, fin dagli albori del Duecento, di suonatori di tamburo e cembalo che vennero poi sostituiti dal 1257, dai tubatores (i suonatori di strumenti a fiato). La varietà degli strumenti impiegati continuò a crescere e all’inizio del Trecento l’organico musicale era costituito da: tuba (che serviva per gli squilli di ordinanza), trombetta, cialamella e nacchere. I suonatori venivano chiamati a svolgere vari servizi in cerimonie sia civili che militari, sia pubbliche che private. Accompagnavano la Signoria quando usciva in forma ufficiale, suonavano durante i sui pasti, prima e dopo le adunanze e per ricevere qualche personaggio arrivato in visita nella città. Negli anni l’importanza di quest’istituzione musicale crebbe in modo considerevole, tanto che, fin dall’inizio del XVI secolo, si ebbe la necessità di istituire una scuola di musica utile a preparare i futuri suonatori del “concerto” di Siena.
Giunti all’Ottocento, secolo caratterizzato da sconvolgimenti politici e sociali, il “concerto” si sciolse, per poi essere subito dopo riorganizzato in Banda strumentale, composta da 19 suonatori effettivi e 7 soprannumerari. Questa nuova organizzazione rimase invariata fino al 1827, anno di fondazione dell’odierna Banda Civica. Infine è documentata nel 1854 la creazione della Società della Fanfara senese, rivolta inizialmente alla musica per banda ma attiva in concerti di musica vocale e strumentale. A questi concerti presero parte il violinista Bazzini e le due famose cantanti Marianna Barbieri Nini e Marietta Clementini Piccolomini.
Archivio di Stato di Siena
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Venerdì 21 giugno: visite libere (accompagnate dal personale) dalle 10 alle 13 con l'accompagnamento musicale curato da Emad Shuman;
visita guidata alle 11.00 su prenotazione (as-si.comunicazione@cultura.gov.it).
Sabato 22 giugno: visite libere (accompagnate dal personale) dalle 10 alle 13