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Archivi di Stato, presentato il volume “Scrigni di storia”. Franceschini: “Patrimonio monumentale unico”.

Roma, 27 luglio 2022. All'Archivio di Stato di Roma, presso il complesso monumentale di Sant'Ivo alla Sapienza, è stato presentato il volume "Scrigni di storia - Le sedi monumentali degli Archivi di Stato", curato dalla Direzione Generale Archivi del Ministero della Cultura. Sono intervenuti il Ministro Dario Franceschini, l'architetto Massimiliano Fuksas (in collegamento) e il Direttore Generale Archivi Anna Maria Buzzi.

"Un volume bellissimo che mostra in maniera intelligente da un angolo nuovo non i contenuti ma i contenitori dei nostri Archivi di Stato, un patrimonio monumentale e artistico che va salvaguardato e reso visibile il più possibile perché fa parte del patrimonio delle città", ha dichiarato il Ministro Franceschini. "Mi sono battuto molto in questi anni anche in Consiglio dei Ministri per spiegare che gli Archivi non sono un settore come gli altri, sono un settore che merita investimenti – molto più di quanto abbiamo fatto – sugli immobili e sul personale, perché sono il luogo di conservazione della memoria del Paese. Continuerò a impegnarmi per spiegare l’importanza degli investimenti negli Archivi di Stato al di là del ruolo che avrò nella prossima legislatura. In questi anni da Ministro devo dire che il Direttore Generale Archivi, Anna Maria Buzzi, è uno dei migliori dirigenti del Ministero, dovremo trovare il modo io e i miei successori di non disperdere questa straordinaria professionalità".

La storia del Complesso della Sapienza, in cui si è svolta la presentazione, è stata ripercorsa da Massimiliano Fuksas. Le architetture di Pirro Ligorio, Giacomo della Porta e Borromini, hanno creato non solo "un luogo affascinante, ma un pezzo della cultura urbanistica della città. Qui c’è una delle opere più straordinarie di Borromini. Strutture che ora si progetterebbero utilizzando gli algoritmi, Borromini le creava invece disegnando". "Quello che c'è da fare - ha aggiunto l'architetto - è un grande piano per ristrutturare tutto il sistema archivistico. La Francia ha dedicato nel periodo di Mitterand l'1% del bilancio francese per la cultura, questo è un grande risultato, e noi dovremmo andare su quella strada".
 

"Il settore degli archivi da Cenerentola è diventato un settore di punta dell’amministrazione pubblica", ha dichiarato il Direttore Buzzi. "Questo anche perché abbiamo avuto un Ministro sempre vicino e sempre presente. Negli anni abbiamo cercato di rinsaldare la coesione tra tutti gli Istituti, con importanti risultati. Non ultimo il fatto che l’Italia è tra i Paesi in cui, durante la pandemia, gli Archivi sono rimasti aperti per un maggior numero di giorni, insieme alla Grecia e alla Spagna, dove, però, gli Archivi statali sono, rispettivamente, 17 e 9, contro i 100 Archivi di Stato italiani. Il volume presentato è frutto di un lavoro corale fatto in casa. Pochi sanno che le nostre sedi sono ubicate in molti casi in strutture di pregio. Sono 47 le sedi che descriviamo in questo testo. Le foto sono state scattate dai direttori, i testi scritti dai funzionari”.

Il video della giornata

Consulta la pubblicazione Scrigni di storia. Le sedi monumentali degli Archivi di Stato nel sito DGA

 

© Ufficio Stampa e comunicazione MiC - Foto di Agnese Sbaffi

 

 



Ultimo aggiornamento: 28/05/2024