“Se per la rigenerazione urbana si festeggia, a ragione, lo stanziamento di 1,2 miliardi di euro da parte del Governo, anche per la ricostruzione della propria storia la gioia non può essere inferiore se si pensa al riordino del prezioso archivio dell’acciaieria”, prosegue il Direttore generale Tarasco. “7100 contenitori nei quali si trovano, tra l’altro, i fascicoli delle centinaia di dipendenti che vi hanno speso una vita, oltre al fondo videofotografico composto da oltre 25.000 fotografie, 7000 diapositive, 51 album, 44 pellicole cinematografiche, 23 nastri videomagnetici e migliaia di negativi, che raccontano gli oltre 80 anni di attività dell’acciaieria flegrea”.
L’intervento, finanziato con fondi ordinari del Ministero della Cultura (120mila euro), prevede un complesso lavoro di schedatura, inventariazione e digitalizzazione del materiale e si inserisce in una nuova visione degli archivi, che prevede il mutamento del proprio ruolo in spazi polifunzionali aperti alla cittadinanza e la creazione di nuove possibilità di fruizione anche da remoto.